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Gianni
Trevisi, classe 1939, inizia a lavorare a quatordici
anni in una carrozzeria specializzata nella riparazione
dei pullman. Quasi per caso, cominciai come verniciatore
- ci racconta- ma non mi piaceva e cosi poco dopo
tempo chiesi al titolare di apprendere il lavoro di
battilastra che mi attraeva di più" Maturata
la prima esperienza lavorativa e specializzatosi "lamierista",
nel 1956 viene assunto alla Carrozzeria Autodromo
di Modena dove, sebbene l'attività fosse incentrata
principalmente "sugli autobus, ha la possibilità
di maturare un'esperienza diretta su prototipi, auto
da corsa e veicoli speciali. E ha un ricordo preciso
di quando realizza una gigantesca mosca in lamiera
abbattuta dall'insetticida, per uno di quei veicoli
pubblicitari molto in voga agli inizi degli anni Sessanta. |
Ma
partecipa anche alla costruzione del secondo prototipo
della Cobra Daytona, di alcune Maserati, tra cui l'ultima
realizzata per Le Mans, e della versione familiare
della Dyna Panhard. Acquisita una notevole esperienza
nella lavorazione dell'alluminio e dopo una breve
parentesi lavorativa alla Carrizzeria Orlandi, decide
di mettersi in proprio all'inizio degli anni Settanta.
E ai giorni nostri è ancora in attività,
insieme al figlio Fabrizio, con immutata passione
per il suo lavoro.
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